MANUALE AUTISTA - COMPORTAMENTO ALLA GUIDA

In avvicinamento al luogo dell’intervento.

La scelta del percorso ottimale deve avvenire in maniera rapida e sicura.
La premessa per la buona riuscita di un intervento è, infatti, la localizzazione immediata del luogo d’intervento con relativa elaborazione mentale del percorso ideale.
Il soccorritore autista deve dunque possedere buone nozioni di lettura della carta (sia 1: 25000 sui piani cittadini o comunali) e buone nozioni di toponomastica (conoscenza del territorio delle vie).
Nell’elaborazione dell’itinerario devono anche entrare in linea di conto altri fattori, suscettibilità di influenzare i tempi di percorrenza:

  • Luogo di partenza (non necessariamente la sede; conoscenza dei differenti assi di penetrazione)
  • Orario (traffico in entrata/uscita)
  • Condizioni metereologiche
  • Conoscenze di eventuali lavori stradali, interruzioni, deviazioni
  • Particolari avvenimenti (interventi in concomitanza con la fine di un concerto o di un avvenimento sportivo)
  • Accessi particolari

Influssi esercitati dalla guida sul paziente e sull’equipaggio (e viceversa)

I passeggeri di un’ambulanza, soprattutto in caso di interventi primari, si trovano all’interno di essa in posizione di estrema precarietà (in piedi o in movimento e comunque non attenti a quanto succede fuori dall’abitacolo sanitario).
Come evidenziato in altri manuali, differenti fattori possono influenzare fisicamente lo stato del paziente.

FATTORE DI DISTURBOEFFETTOSOLUZIONE
Forze dovute all’accelerazioneSpostamento masse instabili, compressione degli organi Cercare di evitare repentine accelerazioni/decelerazioni (guida difensiva)
Forze meccanicheSpostamento laterale del paziente in curva, sobbalziUtilizzare il materasso vacuum non solo per fratture ma per rendere più confortevole la barella. mettere il paziente, quando possibile, in posizione semi seduta
RumoreDisturbo sul paziente, difficoltà di rilevazione parametri, difficoltà di comunicazione, ansiaEvitare l’uso irrazionale dei segnali prioritari

Inoltre bisogna considerare che il paziente viaggia sdraiato in posizione contraria al senso di marcia (dinamicamente è la posizione migliore: il paziente è vicino al baricentro del veicolo), situazione indubbiamente sicura ma non piacevole (maggior sensibilità alle asperità stradali, senso di nausea dovuto alla mancanza di visuale sull’esterno, …).

Alcune particolari patologie (politrauma, rianimazione o semplicemente mal d’auto) impongono inoltre all’autista una maggiore accortezza in ogni manovra.
La guida dovrà risultare il più uniforme possibile, senza scossoni o repentini cambi di direzione.

Anche nel caso di un trasporto “in urgenza” con il paziente, non bisogna assolutamente intendere un trasporto alla massima velocità permessa, bensì un percorso improntato alla massima scorrevolezza e fluidità, ad una velocità tale da permettere ai soccorritori di operare in sicurezza sul paziente (es.: circa 40 km orari).
Lo stato del paziente deve inoltre essere tenuto in considerazione anche nel caso di trasferimenti a lunga distanza; nel caso vi sia la possibilità di scegliere tra differenti percorsi, l’autista privilegerà quello che presenta meno incognite e maggiori spazi di manovra, anche se quest’ultimo può risultare più lungo.

Sul luogo dell’intervento Intervento in abitazione:

  • Sul luogo dell’intervento, nel limite del possibile posteggiare l’ambulanza fuori dal campo stradale senza intralciare né la circolazione né vie d’accesso private
  • Spegnere segnali prioritari e luci
  • Disporre il veicolo in maniera confacente al carico del paziente
  • Evitare manovre con il paziente a bordo

Intervento sul campo stradale: oltre a sopra:

  • Posteggiare l’ambulanza senza intralciare la circolazione, evitando di creare ulteriori pericoli
  • Accendere sempre i girevoli
  • Lasciare acceso il motore

Intervento in autostrada: oltre a sopra:

  • Prestare attenzione al traffico
  • Lasciare una via di scorrimento, anche in galleria (attenersi alle indicazioni della polizia)
  • Fermarsi se possibile oltre il luogo dell’incidente
  • Il motore va lasciato acceso con i girevoli blu inseriti.

Intervento in galleria 
Attivare la colonnina SOS autostradale se esistente. Panne

  • Controllo spie e manometri
  • Fermarsi appena possibile (per panne in galleria vedi cap. sul luogo dell’intervento)
  • Valutazione sommaria del guasto
  • Contatto telefonico con la centrale operativa e attenersi alle istruzioni in merito
  • La centrale operativa organizza per l’evacuazione del paziente
  • L’autista rimane con il veicolo e si tiene reperibile con il meccanico
  • Nessuna iniziativa personale (le auto con cambio automatico non vanno assolutamente trainate) anche se fosse presente una corda

Accorgimenti stagionali:  Uso del riscaldamento:

  • Pre-riscaldare l’abitacolo sanitario prima della presa in consegna del paziente
  • Durante la sosta sul luogo dell’intervento tenere porte e finestrini chiusi onde evitare inutili dispersioni di calore
  • Il riscaldamento dell’abitacolo è autonomo nelle sue funzioni da quello dell’abitacolo sanitario
  • A veicolo spento disinserire la funzione

Uso dell’aria condizionata

  • Durante il funzionamento mantenere i finestrini chiusi
  • Durante il trasporto del paziente l’uso della stessa è condizionato dalla patologia del paziente
  • A veicolo spento disinserire la funzione
  • Si consiglia durante l’utilizzo dell’impianto l’abbinamento abitacolo guida -sanitaria. Usando spesso solo la parte anteriore si possono creare problemi di corrosione dell’impianto posteriore.

Situazioni particolari.

Un buon autista deve essere sempre preparato ad affrontare condizioni avverse, adeguando la propria condotta alle necessità imposte non solo dal traffico, ma anche dalle condizioni metereologiche.

La neve.

Durante la stagione invernale (a partire dal primo novembre) tutti i veicoli sono equipaggiati di pneumatici invernali, catene e antigelo.
I pneumatici invernali hanno il battistrada più accentuato rispetto a quelli estivi permettono di aumentare il coefficiente di aderenza sul manto stradale, ma presentano anche alcuni inconvenienti di cui è bene tenere conto nella guida:
La mescola del pneumatico essendo più tenera ha tendenza a surriscaldarsi e di conseguenza fa aumentare gli spazi di frenata su fondo asciutto.
Inoltre la velocità permessa è normalmente inferiore a quella dei pneumatici estivi, mentre il rumore causato dal rotolamento aumenta in maniera considerevole con la velocità.
Bisogna inoltre tenere in considerazione le particolarità dei veicoli in dotazione (trazione posteriore, elevata potenza), che possono influire negativamente sul comportamento dell’automezzo.
Oltre a ciò, avremo a che fare con reazioni indotte dalla massa di neve che si accumula ai lati e sotto i pneumatici.
L’eccessivo utilizzo dello sterzo può generare reazioni e controreazioni improvvise non sempre facili da controllare.
Lo stesso dicasi per l’acceleratore che va usato con estrema dolcezza.
Una volta bloccati nella neve bisogna cercare di ripristinare l’aderenza sulle ruote motrici, spostando nel caso dei pesi sulle stesse.
Mai far girare le ruote a vuoto (il cambio va posizionato sulla più elevata marcia disponibile), perché così si fondono solchi ancora più profondi con l’auto che “si siede” nel manto nevoso peggiorando le condizioni di manovra.
Sulla neve fresca, per brevi percorrenze e per prevenire pericoli d’innevamento, possono essere usate le catene. Esse vanno montate sulle ruote motrici e tenute solo per il tempo necessario a togliersi dagli impicci. In situazioni di normalità oltre che a rovinare catene e asfalto si generano vibrazioni estremamente dannose per gli organi di trasmissione, mozzi e cuscinetti delle ruote.

La pioggia e l’acquaplaning.

Come abbiamo già visto precedentemente, anche quando piove il coefficiente di aderenza del fondo stradale diminuisce in maniera significativa, in funzione del tipo di asfalto e della quantità d’acqua che scende.
Sappiamo che le prime gocce d’acqua dopo un lungo periodo di siccità sono le più pericolose, perché le insidie dei depositi lasciati dai vari veicoli e non ancora dilavate si sommano a quelle della pioggia su asfalto.
Con un coefficiente di aderenza ridotto, gli spazi di frenata si allungano considerevolmente e la tenuta di strada della nostra vettura è inferiore al normale.
Non potremmo, di conseguenza, pretendere di percorrere le curve alla stessa velocità di quando abbiamo il massimo di aderenza o attenderci di frenare con la stessa efficacia.
Senza ABS la tendenza al bloccaggio delle ruote in frenata aumenta notevolmente e anche di questo dobbiamo tenere conto.
Il limite di tenuta di strada è molto variabile, proprio in funzione alle condizioni esterne.
Un asfalto che assorbe bene l’acqua ci permetterà di avere maggiore sicurezza rispetto ad una superficie stradale che accumula una pellicola d’acqua sopra di essa.
Questo fattore, soprattutto in autostrada, condiziona inoltre la visibilità.
Naturalmente eccedere in prudenza non fa mai male, anche perché sul bagnato c’è dello spazio e tempo, a pari velocità, per evitare una collisione.

L’acquaplaning si verifica quando si forma una pellicola d’acqua tra il battistrada e l’asfalto.
Qualcuno avrà certamente già conosciuto la sgradevole sensazione indotte dall’acquaplaning e sa che, nell’eventualità, non c’è proprio nulla da fare se non di attendere che si ristabiliscano condizioni di aderenza tra pneumatico e asfalto.
I rischi aumentano con l’incremento della velocità, il pericolo aumenta ancora se il battistrada dei pneumatici è consumato.
Con l’acquaplaning non rimane altro rimedio che ridurre la velocità in funzione delle condizioni di aderenza.

La nebbia

L’unica regola da adottare in caso di nebbia è quella di mantenere sempre una velocità tale per cui, se all’improvvisoci si dovesse presentare un ostacolo davanti, dovremmo disporre dello spazio sufficiente per frenare ed evitarlo.
La velocità di sicurezza è di importanza capitale, e dobbiamo sempre essere in grado di valutarla ed adattarla.
I sorpassi vanno eseguiti con il massimo della cautela, solo se strettamente necessari.

Nella nebbia dobbiamo sempre cercare di guardare il più avanti possibile.

Regole:

  • Parabrezza perfettamente pulito
  • Uso appropriato dei tergicristallo
  • Accensione dei fari anabbaglianti e/o fendinebbia
  • Non esagerare nell’uso del retro-nebbia

Nelle ore notturne l’ausilio dei fendinebbia permette di illuminare in basso e ai lati della carreggiata.
Il livello di concentrazione alla guida deve essere molto alto. L’uniformità del campo visivo e la scarsità di stimoli affaticano gli occhi in maniera inconsueta. La fatica.

Guidare provoca un forte consumo di calorie ed un conseguente affaticamento proporzionale alla difficoltà ed alla durata del percorso da compiere.
La fatica appare il più delle volte improvvisamente, soprattutto nei viaggi lunghi (magari dopo un turno di lavoro e/o nelle ore notturne dove siamo abituati al riposo).
Attenzione: ad una velocità 100 km orari si percorrono circa 27 metri al secondo. Un colpo di sonno può dunque avere conseguenze catastrofiche.
Metodi preventivi:

  • Fermarsi per tempo
  • Ossigenazione efficacie
  • Caffè
  • Rinfrescarsi
  • Evitare pasti abbondanti (la digestione provoca sonnolenza).

Ostacoli sulla carreggiata

A volte può capitare di incontrare ostacoli sulla carreggiata: materiali caduti da un camion, pezzi di pneumatici, animali (soprattutto nelle ore notturne), ciclisti o pedoni. Qui di seguito, eccovi alcuni suggerimenti utili:

  • Caso di un oggetto sulla carreggiata

Se viaggiate ad una velocità di sicurezza e mantenere una distanza adeguata dal veicolo che vi precede, potete ridurre notevolmente il rischio di urtare un oggetto presente sulla strada. Se tuttavia, pur avendolo individuato, non riuscite a fermarvi prima dell’ostacolo:

  • Non tentate di passare sopra l’oggetto a meno che non siate assolutamente sicuri di poterlo fare senza pericolo per l’ambulanza
  • Non sterzate a sinistra, potreste invadere la corsia di contromano
  • Rallentate e sterzate a destra, se lo spazio ve lo consente
  • Se l’oggetto potrebbe rappresentare pericolo per gli altri utenti della strada, segnalate alle competenti autorità il problema in modo che possa essere risolto al più presto.
  • Caso di un animale sulla carreggiata

Imbattersi in animali sulla carreggiata non è un fatto insolito.
Nelle zone urbane, cani e gatti costituiscono spesso un problema.
Animali più grandi come cervi e cavalli si possono incontrare nelle zone rurali.
Potrebbe sembrare crudele, ma non dovete compiere manovre per evitare di investire gli animali di piccola taglia.
Se frenate bruscamente, potreste perdere il controllo dell’ambulanza.
Se sterzaste potreste colpire altri ostacoli.

Quando avete a bordo un paziente, ricordate che potrebbe non essere in grado di tollerare lo stress aggiuntivo derivante da una frenata improvvisa o da una brusca deviazione dell’ambulanza.
Ogni volta che intravedete un animale che possa avventurarsi sulla strada, rallentate! Suonate il clacson più volte.
L’uso delle sirene può spaventare l’animale, facendolo balzare davanti all’ambulanza.

FATE ATTENZIONE AI BAMBINI CHE RINCORRONO L’ANIMALE.
Se potete evitarlo senza mettere in pericolo il veicolo e voi stessi, sterzate nella direzione opposta alla sua.
Gli animali di grosso taglio come cervi, cavalli e bestiame vario potrebbero essere evitati tramite un’azione congiunta di sterzo e di freno; la collisione, in questi casi, potrebbe arrecare danni uguali ad una collisione con un’altra auto.
Se vedete un cavallo e un cavaliere, rallentate.
Mentre siete ancora distanti, date un colpo di clacson per avvisare preventivamente il cavaliere.
Procedete molto lentamente quando li state superando.
Se incontrate animali di notte (gatti, volpi, …) rallentate e spegnete i fari.
La luce spaventa gli animali e li inchioda sulla carreggiata. Attendete lo spostamento dell’animale e riprendete la vostra marcia.

  • Caso di persone sulla carreggiata

Come già visto in precedenza, sulla nostra strada, in luoghi e circostanze diverse, possiamo incappare alla presenza di una o più persone. Siate pronti a segnalare tempestivamente il vostro passaggio.
Nelle aree pedonali e nei grossi centri abitativi evitate di usare le sirene ed utilizzate solo il clacson qualora doveste farvi largo per avanzare.

Guida notturna

L’alba e il tramonto sono le ore più pericolose per la guida, e questo per molteplici motivi:

  • La luce è ridotta, e quindi anche la visibilità
  • Gli autisti sono spesso stanchi, meno attenti, meno capaci di reagire prontamente e tendono con maggior facilità a commettere errori
  • Vi sono degli autisti, soprattutto anziani, che di notte hanno particolari difficoltà a vedere.
  • Alcune persone presentano problemi associati alla luce ridotta; in alcuni casi i conducenti vengono temporaneamente accecati dai fari dei veicoli che incontrano
  • Molti autisti, di notte, hanno difficoltà nella percezione dei contrasti e delle profondità
  • Di notte circolano, di solito, un maggior numero di persone sotto l’influenza di alcolici e droghe

Prima di guidare un’ambulanza durante le ore notturne:

  • Assicuratevi il corretto funzionamento delle luci del vostro veicolo
  • Assicuratevi che il parabrezza e gli specchietti siano puliti
  • Guidate più adagio di quanto fareste di giorno
  • Siate prudenti, considerati i punti precedentemente trattati
  • Non fissate le luci dei veicoli che incontrate
  • Non focalizzate lo sguardo solo su un oggetto; mantenete gli occhi in movimento
  • Abbassate le luci 200 metri prima se vedete un veicolo sopraggiungere, a 100 metri prima di raggiungere il veicolo che vi precede
  • Non utilizzate gli abbaglianti quando entrate in curva
  • Non lampeggiate in continuazione con l’intento di far abbassare le luci a colui che state incontrando, potreste accecare il conducente.

Prudenza e prevenzione incidenti

Dopo aver lungamente disquisito sulle misure atte a migliorare lo stile di guida improntatolo soprattutto sulla prudenza, riteniamo opportuno aggiungere alcune cose sui tipi di incidenti “in agguato” e su come prevenirli.
Di norma esistono sette casi in cui possiamo venire coinvolti in incidenti:
1) Con un veicolo che precede. I conducenti degli altri veicoli reagiscono in molti modi diversi quando un’ambulanza arriva alle loro spalle.
Un guidatore potrebbe spostare il proprio mezzo a destra, come in realtà dovrebbe fare, mentre un altro potrebbe spostarsi velocemente a sinistra ed un altro ancora potrebbe frenare bruscamente e fermarsi in mezzo alla strada!

Per evitare un veicolo che vi precede:

  • Fate attenzione ai segnali in funzione o ad eventuali manovre.
  • Il conducente che vi precede potrebbe improvvisamente cambiare idea e compiere una manovra opposta a quella da voi attesa.
  • Osservate attentamente l’autista che non ha effettuato alcuna segnalazione o non ha intrapreso alcuna manovra.
  • Può non avervi udito e, vedendovi nello specchietto retrovisore, potrebbe frenare bruscamente.
  • Non concentratevi unicamente sul veicolo immediatamente davanti a voi, ma osservate tutta la colonna che vi precede
  • Mantenete una distanza di sicurezza da chi vi precede.
  • Decelerate appena avvertite una situazione di potenziale pericolo.
  • Considerate una via di fuga, esercitando la tecnica dello sguardo (mantenere gli occhi in movimento e non concentrarsi su singoli particolari aiuta a visualizzare più soluzioni contemporaneamente).

2) – Con un veicolo che segue.
Un automobilista che non rispetta le distanze di sicurezza corre dei pericoli; se non rispetta le distanze da un’ambulanza rischia un disastro!
Il motivo che spinge una persona a comportarsi in questo modo può essere facilmente compreso.
Alcuni autisti seguono l’ambulanza perché vogliono vedere dove sta andando.
Altri la seguono solo per poter procedere più velocemente attraverso il traffico.
E tutto ciò non giustifica la pericolosità di simili atti…

Quindi è bene prendere alcune precauzioni:

  • Rallentate e spostatevi a destra: vedete se il veicolo ha intenzione di superarvi
  • Aumentate la distanza da chi vi precede, se questi frena, non vi costringe a fare altrettanto ed evitate che chi vi segue vi venga addosso.
  • Utilizzate segnali direzionali con anticipo, evitate i sorpassi di una vettura più lenta in prossimità di una svolta da voi in programma, piuttosto statele dietro e poi svoltate con sicurezza; non sono secondi persi!
  • In prossimità del luogo d’intervento, se dovete per esempio localizzare un numero civico, rallentate progressivamente e non bruscamente e spostatevi sulla destra in modo che chi vi segue possa sorpassarvi senza pericolo.

3) – Con un veicolo che proviene in senso opposto.

L’incidente frontale, anche a velocità ridotta, è il più pericoloso e quello che porta maggiori conseguenze agli occupanti delle vetture coinvolte.
Spesso si verifica sulle strade diritte, in curva, durante una fase di sorpasso.
In rettilineo, come visto in precedenza, dovete farvi notare per tempo da chi vi viene incontro; in caso di visuale ridotta, in curva o durante una manovra di sorpasso, tenete la vostra destra e procedete solo quando siete sicuri che chi vi precede abbia la possibilità di scansarsi e lasciarvi passare e a chi vi viene incontro di fare altrettanto.

4) – Agli incroci.

Un terzo di tutti gli incidenti avvengono alle intersezioni.

  • È necessario sapere bene dove svoltare e segnalarlo per tempo.
  • Anche se rivendicate la precedenza con i segnali di allarme in prossimità degli incroci rallentate ed attendete che TUTTI vi diano via libera.
  • State attenti a chi s’immette da una strada laterale (per questo è preferibile mantenere la traiettoria al centro per far in modo che l’autista che s’immette da una laterale abbia il tempo di scansarvi o frenare).
  • Nella remota possibilità che due veicoli in allarme giungano contemporaneamente nello stesso incrocio da due vie diverse (per es. Polizia in una e ambulanza nell’altra via), valgono i principi di precedenza previsti dal codice: quello proveniente da destra passa per primo.

ATTENZIONE: quando vi fermate ad un incrocio e intendete svoltare a sinistra, mantenete le ruote dritte fino a quando non siete pronti per partire.
In caso di tamponamento non rischiate così di invadere pericolosamente la corsia di contromano.

5) – Mentre si esegue un sorpasso

Esistono casi in cui l’ambulanza non deve sorpassare i veicoli che procedono più lentamente nella stessa direzione. Dovete osservare queste direttive per non incorrere in spiacevoli contrattempi e per garantire la vostra sicurezza all’equipaggio ed al paziente.
Prima del sorpasso controllate il traffico in arrivo; più alta è la vostra velocità, minore è il tempo che passa prima del vostro incrocio.
Osservateli traffico nel vostro senso di marcia, dovete sempre garantire un rientro nella vostra corsia fluido e regolare; inutile tentare di rientrare all’ultimo momento e bruscamente.
Avvisate gli altri utenti per tempo, mostratevi in anticipo e cercate di mantenere la vostra posizione in modo che tutti possano spostarsi dalla stessa parte. Evitate gli slalom nelle colonne.

6) – Mentre si viene sorpassati.

A tutti può capitare di rallentare per cercare un numero civico e poi ripartire perché ci si accorge di essere troppo lontani dal luogo d’intervento.
Se al momento dell’accelerazione non vi avvedete di un veicolo che sta completando il sorpasso nei vostri confronti, avete alte probabilità di entrare in collisione…
Quindi è molto importante essere sicuri di non ostacolare nessuno, perdete tre secondi in più per osservare le situazioni del traffico prima di procedere.
Quando rallentate spostatevi sulla vostra destra in modo da facilitare il sorpasso da chi vi segue.

7) – Interventi con più veicoli di soccorso.

Se dovete intervenire in forze verso un luogo d’intervento EVITATE ASSOLUTAMENTE di procedere in urgenza in assetto tipo carovana.
È molto pericoloso perché gli alti utenti della strada, oltre ad essere frastornati, potrebbero non notare un secondo veicolo che segue e quindi potrebbero intralciare non poco la vostra marcia.
Evitate di stare incollati l’uno all’altro; se l’autista che segue è meno esperto del primo, in caso di frenata, non potrà evitare di tamponare il veicolo che precede.
Il conducente che si era fatto da parte per lasciare passare il primo veicolo di soccorso, si rimetterà nella propria carreggiata proprio mentre voi sopraggiungete!
E questo solo per citare un esempio.

Il modo per procedere correttamente è:

  • Mantenere una notevole distanza dal primo veicolo in modo che gli altri utenti della strada si accorgano della vostra presenza (quella trentina di secondi di più non incidono sulla riuscita dell’intervento, visto che comunque qualcuno sul luogo c’è già arrivato!)
  • Scegliete percorsi diversi (attenzione a non convergere tutti nello stesso momento nel punto o incrocio vicino al luogo!).
  • Procedete in preallarme fino a che la prima macchina giunga sul luogo e poi avanzate in urgenza in sicurezza.

Tecniche dello sguardo

In situazione di urgenza, la tecnica dello sguardo è marcatamente più accentuata e rapida. Essa consiste in:

  • L’occhio deve continuamente essere in movimento, non focalizzate un punto solo (sguardo periferico).
  • Non lasciatevi distrarre da particolari appariscenti, se non rappresentano pericoli.
  • Quando effettuate curve a sinistra, fissate il bordo esterno destro della carreggiata, evitate di tagliare pericolosamente la curva.
  • Se visualizzate un ostacolo o un particolare che rappresenta un potenziale pericolo, fate una rapida panoramica per individuare gli spazi necessari per evitare l’ostacolo o semplicemente scansarlo.
  • Durante le ore notturne non fissate il veicolo che vi viene incontro, quando incrociate fissate il bordo esterno destro della vostra carreggiata in modo da evitare gli abbagli e di mantener correttamente il veicolo nella giusta corsia.
  • Abituatevi ad utilizzare spesso gli specchietti retrovisori esterni.