11/03/2022 13/03/2022
Pubblica Assistenza Pianoro
Diario di una missione – conflitto Russia – Ucraina
Giovedì 10 marzo il nostro Presidente riceve, dal Comune di Pianoro, la proposta di partecipare ad una missione umanitaria, organizzata dall’ Associazione di solidarietà con Cuba “La Villetta” e dal Comune di Marzabotto in supporto alla popolazione Ucraina vittima del conflitto in corso ormai da molti giorni. La missione è portare beni di prima necessità nei punti di raccolta aperti presso le frontiere dove, per lo più donne, bambini, persone fragili e anziani arrivano per mettersi in salvo dai bombardamenti.
Aderiamo subito all’appello insieme alle pubbliche assistenze di Sasso Marconi, Vado e Marzabotto mettendo a disposizione un pulmino 8 posti e 2 autisti, questo il diario di viaggio:
Venerdì 11
Ci troviamo alle 14 presso la Pubblica Assistenza di Sasso Marconi per andare a Pian di Venola, alla Consulta a caricare i beni di prima necessità raccolti che porteremo al confine ucraino/polacco. Partiamo alle 16:00 da Sasso Marconi con destinazione confine Ucraino ma durante la prima parte del viaggio una telefonata con la Croce Rossa Internazionale ci cambia destinazione che diventa Medyka, Polonia. Durante il viaggio la dotazione delle radio montate sui mezzi diventa fondamentale, per non perdere nessuno ed essere sempre in contatto in caso di necessità, non tutti e non sempre i cellulari funzionano perfettamente. Si viaggia tutta la notte.
Sabato 12
Arriviamo a Medyka verso le 11, scarichiamo i furgoni presso una struttura adibita alla raccolta di beni e all’accoglienza dei profughi che arrivano con mezzi propri o a piedi attraverso il confine; l’arrivo di equipaggi con merci è continuo, incontriamo altri italiani e spagnoli e tedeschi…l’Europa è qui!
Le merci vengono catalogate e stoccate per categorie, con particolare attenzione per medicinali e kit di primo soccorso, che verranno inviati in territorio di guerra.
Qui incontriamo una famiglia che, sentendoci parlare in italiano, ci avvicina: hanno perso l’appuntamento con un equipaggio che avrebbe dovuto portarli in Italia, sono due donne e 4 bambini con il loro cagnolino, il paese che vogliono raggiungere è vicino Padova, qui ci sono familiari che li aspettano, ci offriamo subito di portarli con noi.
Andiamo a Przemyśl, poco lontano da Medyka, dove un ex centro commerciale è stato adibito ad Hub di accoglienza profughi, qui migliaia di persone si aggirano nel parcheggio ricoperto di gazebo e bancarelle improvvisate che forniscono abiti, coperte, bevande e cibi caldi ai profughi, ma anche agli equipaggi sfiniti dal viaggio.
L’interno del centro commerciale è difficile da descrivere, non si possono fare foto o filmati, è prioritario proteggere la privacy delle persone ospitate…percorriamo i corridoi dell’ Hub, ci sono centinaia di brandine assiepate l’una contro l’altra, ci sono persone che cercano di dormire, ragazzi, bambini che piangono, mamme che tengono d’occhio i figli che corrono e giocano in questo scenario assurdo. In quelli che fino a qualche giorno fa erano negozi e supermercati, uffici improvvisati…tante stanze quante le destinazioni possibili…ci dirigiamo verso la stanza 13 destinazione Italia.
La stanza 13 è un ex supermercato trasformato in un gigantesco openspace, ci accolgono alcuni Volontari della Protezione Civile italiana che verificano l’ accreditamento, ci raccontano che gli arrivi non sono continui, i mezzi partono dalle zone di guerra quando le condizioni lo permettono… all’apertura dei corridoi umanitari, quando viene autorizzata un’evacuazione, quando le persone possono spostarsi in sicurezza, ci sono quindi momenti di calma relativa e momenti di caos con migliaia di persone che arrivano tutte insieme.
E’ ormai tardo pomeriggio, gli altri equipaggi della nostra piccola carovana dovranno attendere ancora alcune ore le persone che porteranno via da questo incubo, noi della Pubblica Assistenza Pianoro ripartiamo subito, non possiamo far aspettare oltre le due famiglie che porteremo in Italia, i bambini sono stanchi, gli adulti spaventati e angosciati dall’incertezza del futuro.
Domenica 13
Alle 8, dopo aver viaggiato tutta la notte, alternandoci alla guida e fermandoci soprattutto per le necessità dei nostri ospiti, arriviamo a destinazione in provincia di Padova. Mentre scarichiamo i bagagli assistiamo, con la coda dell’occhio, all’abbraccio tra fratello e sorella che si ritrovano…la stanchezza si fa meno pressante. Un saluto, un veloce ringraziamento e ripartiamo per Pianoro mentre i bambini spariscono a esplorare una nuova casa.
Alle 10 arriviamo a Pianoro in Pubblica Assistenza, liberiamo il furgone che per due giorni è stato la nostra casa, dagli zaini e dalle vettovaglie, non riusciamo a fare di più … siamo sfiniti, è ora di andare a riposare!
Il viaggio è stato lungo e faticoso, circa 3100 Km in 2 giorni e mezzo, lunghe ore di guida, ma l’aver contribuito ad aiutare chi fugge dalle bombe ed ha dovuto abbandonare la propria casa e il proprio Paese è la nostra grande ricompensa e la motivazione del nostro essere Volontari.
I numeri totali della carovana: 6 mezzi, 16 volontari, 2 giorni e mezzo, 20 persone tra cui alcuni bambini, 2 cani portati in Italia.
Un enorme grazie a tutte le Associazioni per aver reso possibile tutto questo mettendo a disposizione mezzi, Volontari, radio e tutto quanto necessario, un grazie a tutte le Associazioni collegate al volontariato sul nostro territorio che hanno raccolto il materiale, un grazie a chi, pur rimanendo a casa, ha contribuito organizzando la missione, sostituendo i colleghi in viaggio nei turni, ha pulito i mezzi al ritorno…tutto questo è la nostra Pubblica Assistenza!