logo pubblica assistenza

Scheda " BLS (Basic Life Support) "


immagine batteri

Il Basic Life Support (in italiano sostegno di base alle funzioni vitali, noto anche con l'acronimo BLS) è una tecnica di primo soccorso che comprende la rianimazione cardiopolmonare (RCP) e una sequenza di azioni di supporto di base alle funzioni vitali.

La definizione BLS/D si riferisce al protocollo BLS con l'aggiunta della procedura di defibrillazione (che è lo standard progressivo nei corsi di formazione per soccorritori).

Lo scopo di tale tecnica è quello di mantenere ossigenati il cervello e il muscolo cardiaco, insufflando (con il rischio di contaminazioni se in presenza di sangue o altro materiale organico) nel caso in cui si presenti la situazione ci sono gli insufflatori che non danno contatto diretto con la persona ed è comunque sempre consigliabile l'arrivo di esperti per poter immettere artificialmente aria nei polmoni provocando, per mezzo di spinte compressive sul torace, un minimo di circolazione del sangue.

Il rischio principale collegato alla mancanza di soccorso in questi casi è il danno anossico cerebrale; si tenga a tal proposito presente che l'ossigeno (necessario appunto al cervello) è presente nell'aria-ambiente in percentuali medie del 21%, mentre quello presente nell'aria espirata dai polmoni è circa del 16% (vale a dire che, respirando, consumiamo soltanto circa un quinto dell'ossigeno presente nell'aria); questa constatazione ci fa capire come l'intervento con la respirazione artificiale semplice (con la bocca) o con la respirazione artificiale evoluta (pallone auto-espandibile, bombola di ossigeno, soccorso avanzato) possa realmente fare la differenza, giacché praticando la classica respirazione bocca a bocca, il soccorritore insufflerà nei polmoni della vittima un'aria il cui ossigeno è già stato parzialmente utilizzato (poiché il soccorritore ha inspirato ed espirato quell'aria), e perciò sarà un'aria meno efficace.

Altrettanto importante è la tempestività dell'intervento: dall'inizio dell'arresto cardio-circolatorio, mediamente le probabilità di sopravvivenza diminuiscono del 7-10% ogni minuto; già dopo 9-10 minuti, in assenza di RCP (sigla di Rianimazione Cardio-Polmonare), è molto difficile se non impossibile sperare il recupero del danno anossico cerebrale definitivo (ma i primi gravi danni al cervello si riscontrano dopo già 4 minuti di mancanza di ossigeno).

Il BLS laico La procedura di seguito descritta si basa sulle linee guida dell'European Resuscitation Council, ed è pensata per essere eseguita da chiunque (anche personale non sanitario). Per questo non richiede capacità mediche né l'utilizzo di particolari attrezzature.
Per questo è definito "BLS laico". La procedura che prevede l'utilizzo di presidi (pallone Ambu, cannula faringea, ecc.), è pensata per il personale medico-infermieristico e per i soccorritori certificati ed abilitati.

Fare sempre riferimento al 118 (Numero Unico Emergenze 112 in alcune regioni) prima di intervenire in qualunque modo sui pazienti, soprattutto se esposti a trauma. Nel caso ci si trovasse nella situazione di dover applicare il BLS si consiglia fortemente, se si è a conoscenza di questa procedura, di intervenire.

Si consiglia inoltre a tutti di frequentare i corsi gratuiti alla cittadinanza organizzati dalle varie organizzazioni di soccorso presenti sul territorio: la spiegazione è sicuramente più approfondita di quella che può dare la semplice lettura di un testo e in più c'è la presenza di simulazioni pratiche.

Va detto inoltre che le linee guida dell'ERC cambiano e si aggiornano col tempo: le ultime sono quelle del 2015, che apportano non poche modifiche alle precedenti (ricerca del punto di compressione, entità dell'insufflazione, ecc.)

Valutazione della scena
All'arrivo sulla scena, prima di effettuare qualsiasi azione sul soggetto, il soccorritore deve accertarsi che la zona in cui agisce sia priva di pericoli che potrebbero pregiudicare la salute del soccorritore e dell'assistito.
Per esempio, è necessario prestare la massima attenzione nell'accertarsi che il soggetto non sia a contatto con parti sotto tensione, che non vi siano odori di gas o liquidi dannosi, che non siano presenti cavi elettrici sotto tensione; un altro fattore da tener presente è, d'inverno, la possibile fuoriuscita di monossido di carbonio da caldaie o stufe malfunzionanti.
Nel caso in cui la zona non sia sicura è necessario avvertire le autorità competenti, ad esempio i Vigili del fuoco.
Se la zona è sicura, allora è possibile procedere con le manovre del BLS. La rianimazione viene praticata esclusivamente su un soggetto incosciente, che non risponde al richiamo verbale e agli stimoli tattili (per esempio, se scosso).
Valutare se il soggetto è vittima di un malore oppure di un trauma; nel secondo caso non muovere il paziente e contattare immediatamente il 118.

Nel caso in cui, trovandosi di fronte alla vittima incosciente di un trauma, si debba obbligatoriamente intervenire (non c'è possibilità di chiamare soccorsi oppure si è preposti a questa funzione: es. assistente bagnanti, personale medico, ecc.), bisogna sapere che il BLS avrà due procedimenti leggermente diversi a seconda che si tratti di malore (o l'annegamento) o specificamente di trauma; perciò va detto che quando non si ha la possibilità di valutare con certezza la causa dell'evento (per es. non si era presenti e non ci sono né testimoni né segni evidenti di cosa possa essere avvenuto), bisogna agire considerando l'infortunato vittima di "trauma sospetto", operando quindi appunto come se il trauma fosse realmente avvenuto.

Valutazione dello stato di coscienza

Il soccorritore che ha valutato che il luogo in cui si trova e in cui deve operare è sicuro, incomincia la valutazione dello stato di coscienza. La comunicazione con la persona deve avvenire sfruttando tutti i cinque sensi.
Posti di fronte al corpo steso, per evitare movimenti del collo dell'infortunato, la persona deve essere scossa leggermente per le spalle e chiamata ad alta voce. Si noti che il solo stimolo vocale può risultare inutile in caso di persone sorde.
Nell'eseguire questa operazione, il soccorritore presterà attenzione nel reggere una mano dell'assistito, per prevenire la propria incolumità nel caso questo si risvegli e, in preda al panico o sotto l'effetto di stupefacenti, tenti di aggredire il soccorritore.
Se il paziente non reagisce, allora la persona è definita incosciente e va fatta immediata richiesta a chi ci sta vicino di chiamare il Numero telefonico per le emergenze mediche 118 e/o 112 ; il NUE 112 è operativo solo in alcune parti del territorio italiano (il progetto è stato avviato in via sperimentale il 21 giugno 2010 a Varese per la regione Lombardia), 112 nella maggior parte dei paesi dell'Unione europea e 144 in Svizzera, dichiarando che la persona è in stato di incoscienza.
Nel caso in cui il paziente sia cosciente, può essere comunque allertata la centrale per l'invio di personale qualificato al fine di controlli più accurati. Valutato lo stato di coscienza, si prosegue con le manovre di BLS.

ABC
La seconda fase del BLS consiste in una procedura che viene denominata ABC, dalle iniziali delle parole inglesi Airway, Breathing, Circulation.
Per iniziare l'ABC il soccorritore deve porre la persona su un piano rigido (generalmente per terra) con gli arti e la testa allineati in posizione supina (pancia in alto) e con il torace scoperto. Nel fare ciò si deve tenere presente che l'infortunato può aver subito un trauma e quindi presentare lesioni al rachide cervicale.

A questo punto si inizia la valutazione vera e propria. A: Airway
Il pericolo che corre una persona incosciente è l'ostruzione delle vie aeree: anche la stessa lingua può cadere all'indietro e impedire la respirazione, a causa della perdita di tonicità della muscolatura.
Prima di ogni altra cosa si procede al controllo del cavo orale tramite la "manovra a borsellino" che si effettua ruotando assieme l'indice e il pollice sulla bocca del paziente, come se si dovesse aprire un portaspiccioli.
Se sono presenti oggetti che ostruiscono le vie respiratorie vanno rimossi, con pinze, non introducendo mai le dita in bocca all'infortunato e facendo attenzione a non spingere il corpo estraneo ancora più in profondità.
Se è presente acqua o altro liquido (per esempio dopo un annegamento) bisognerà inclinare lateralmente la testa dell'infortunato per permettere al liquido di fuoriuscire, mentre se c'è il sospetto di un trauma del rachide cervicale, bisognerà ruotare su un fianco l'infortunato in modo da non muovere il collo.
Una volta verificata la pervietà delle vie aeree e quindi l'assenza di oggetti che possano ostruire il passaggio dell'aria si effettua l'iperestensione della testa, proprio per evitare un auto-soffocamento con la lingua (questa manovra va fatta successivamente all'ispezione orale per non spingere ancora più in basso eventuali corpi estranei presenti all'interno).
Per effettuare la manovra dell'iperestensione, vanno poste una mano sulla fronte, per portare indietro la testa, e due dita sotto il mento, per sollevarlo.
La manovra di iperestensione non dovrà essere violenta né brusca (il collo è molto delicato) ma dovrà comunque essere efficace. Sempre per questa ragione, nel caso vi sia un trauma cervicale anche solo sospetto, l'iperestensione dovrà essere sempre evitata insieme con tutti gli altri movimenti del paziente: solo se dovesse rendersi assolutamente necessaria (in caso ad esempio di un paziente in arresto respiratorio), la manovra dovrà essere solo parziale.
La posizione di iperestensione va mantenuta fino alla fine della valutazione ABC.

B: Breathing
La fase GAS.
Dopo la fase di Airway è necessario controllare se l'infortunato respira. La posizione ideale per farlo è accostare la guancia alla sua bocca (a circa 3–5 cm), avendo preventivamente scoperto il torace dagli abiti, osservo il torace. Questa manovra è detta "GAS" che sta per Guardo, Ascolto, Sento:
Guardare il movimento del torace
Ascoltare il respiro
Sentire il flusso d'aria sulla guancia

Questa osservazione deve essere mantenuta per 10 secondi, contando ad alta voce, mantenendo la testa del paziente iperestesa nel caso si sia certi dell'assenza di un trauma, (nel trauma è necessario mantenere la posizione neutra del capo e liberare le vie aeree a mezzo della sublussazione della mandibola, onde evitare lesioni al rachide cervicale). Contare ad alta voce serve a chi interviene nel frattempo, e conosce i fondamenti della BLS, a capire senza interrompervi che può essere necessario il suo aiuto.
È necessario fare attenzione a non confondere ansimi e gorgoglii emessi in caso di arresto respiratorio con la respirazione normale.

C: Circulation
Mentre si effettua la manovra GAS il soccorritore valuta se sono presenti elementi che manifestino la presenza di circolazione interna: movimenti della persona, degli arti, colpi di tosse, respiro.
La manovra è definita MO.TO.RE. (MOvimenti, TOsse, REspiro). Oltre a queste due operazioni, è possibile la ricerca del polso, preferibilmente carotideo (premere con i polpastrelli di indice e medio sulla carotide, posta lateralmente al pomo di Adamo), giacché permette la percezione di battito cardiaco anche a una pressione arteriosa sistolica (massima) di 50 mmHg, mentre il polso radiale e femorale non permettono di reperire battito con pressione arteriosa sistolica inferiore a 80 mmHg.
Comunque, poiché non è facile cercare il polso carotideo soprattutto se non si è esperti, la presenza di MO.TO.RE., anche quando il polso carotideo non è apprezzabile, è una prova certa che il cuore sta battendo.
La ricerca di segni di circolo (MO.TO.RE.) non deve in nessun modo ritardare le operazioni di soccorso, per cui in caso di dubbio, si assume che l'attività cardiaca sia assente.
In assenza di MO.TO.RE. è indispensabile incominciare la rianimazione cardio-polmonare RCP.
Se si è da soli a soccorrere si chiama in questo momento il 118. Se i soccorsi sono stati già chiamati, è importante confermare che c'è una persona in arresto respiratorio e senza segni di circolo.

BLS nei neonati
Il metodo per la BLS nei bambini da 12 mesi a 8 anni è analogo a quello utilizzato per gli adulti.
Ci sono tuttavia delle differenze, che tengono conto della minore capacità polmonare dei bambini e del loro ritmo di respirazione più veloce. Inoltre, è necessario ricordare che le compressioni devono essere meno profonde di quanto sia necessario negli adulti.
Si comincia con 5 insufflazioni, prima di procedere al massaggio cardiaco che ha un rapporto fra compressioni e insufflazioni di 15:2. A seconda della corpulenza del bambino, si potranno effettuare compressioni con entrambi gli arti (negli adulti), un arto solo (nei bambini), o anche soltanto due dita (indice e medio al livello del processo xifoideo nei neonati).
In ultimo va ricordato che, dal momento che nei bambini la normale frequenza cardiaca è più elevata che negli adulti, in presenza di un bambino che presenti attività circolatoria con frequenza cardiaca inferiore a 60 puls./min bisognerà comportarsi come in caso di arresto cardiaco.



Informazioni da: (desunto da " Wikipedia ")


Le schede contengono informazioni riguardanti la salute, la forma fisica, l'ambito medico e vari tipi di trattamenti medici riservati esclusivamente all'uso sull'uomo.
Queste informazioni rappresentano soltanto un suggerimento e non intendono sostituire il consiglio del medico o del farmacista.
Le informazioni contenute nelle schede non devono essere usate per diagnosticare alcuna patologia o disturbo fisico ne' per prescrivere o utilizzare eventuali farmaci.
E' opportuno consultare preventivamente sempre un medico o un farmacista.
Le informazioni sono desunte da varie fonti presenti su internet per facilitare il visitatore.